Passeggiando in bicicletta…
sul lungomare, in una giornata d’estate.
Osservo una ragazza pedalare.
Non posso fare a meno di notare la disarmonia di stile, la sua prostrazione supina, aggrappata sulla spigolosa mountain bike e l’insipienza delle bici seriali.
Mi fa rabbia, mi ribello. No, così non va.
Guardo il mare, il rotolare dell’onda, la spiaggia, l’armonia e l’elegante figura delle ragazze in bikini; è una crudeltà metterle su queste biciclette.
Allora penso ad una bici secondo natura, che mostri il viso illuminato dal sole, il petto eretto, un movimento libero nel vento.
Una nuova bici, ma come?
Ripenso all’onda del mare e all’essenza della natura dove tutto è simmetria e si propaga sotto forma di onde.
Così prendono forma i due tubi, quello inferiore a curva continua, che dona un’armonia inconsueta alla bicicletta, diversa da tutte. Infine l’eleganza dell’oggetto.
In sella, sorprende anche il constatare una pedalata facile che ti trasporta, quasi per inerzia, con dolcezza.......
...........alla tua meta.